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NostalgiaPedro68 06.04.2005
Ogni volta che leggo qualche racconto su Cuba e i vostri reportage provo un po' di tristezza, ma sono felice per averla vissuta da dentro e non solo da turista, così come ho avuto la fortuna di conoscere tante persone. Mi piacerebbe riuscire a trasmettere le mie sensazioni, però non ho molta fantasia nel descrivere le situazioni, voglio solo farvi partecipi del fatto che lo scorso anno di questi tempi stavo a Cuba, precisamente a Playa Giron e tutto è stato molto bello. Ero tornato sull'isola per poter approfondire l'amicizia con una ragazza mulatta che avevo appena conosciuto durante la vuelta cicloturistica fatta due mesi prima. Tutti i sapori e i colori dell'isola me li sento ancora addosso, ripenso ai momenti, alle ore vuote passate sull'atrio della casa della famiglia della novia o a fumare un puro sotto la tettoia della casa che avevo affittato, allo strazio di futili telenovelas per le quali la novia e sua mamma vanno matte, alla vicina che accennava qualche ballo caraibico mentre stendeva i panni ad asciugare. Ai ninos che si rotolavano nella polvere, chiedendomi ad ogni mio passaggio un cincle (gomma americana). Alle passeggiate lungo la carretera sulla bici del nipote dei padroni di casa presa a noleggio per pochi dollari, in quanto la mia non l'ho portata più con me. Ai cangrejos che riempiono tutte le strade che costeggiano il mar dei Caraibi, in direzione di Caleta Buena e la riserva dei Coccodrilli. Alla raccolta delle noci di cocco dalle quali ricavare un'ottima batida, in compagnia di un amico con il machete. Alla comida con le aragoste e il congrì accompagnati da una fresca Cristal. Al canto dei tanti galli che si trovano nei paraggi e non mi lasciavano riposare. Alle strade piene di buche che si inoltrano nel poblato, di giorno assolate e di notte buie per via della mancanza di illuminazione. All'unica discoteca frequentata dalle solite persone per le quali ero diventato uno del posto. Alle poche tiendas disposte lungo il percorso che conduce all'Hotel Villa composto da centinaia di bungalows. Ai vari Rumbos dove è possibile mangiare anche una pizza non male tirando a fare l'alba. E soprattutto, lo scrivo mentre cerco di fermare le lacrime che vorrebbero uscirmi dagli occhi, alla novia, ogni giorno più bella, che ricordo con nostalgia e che meriterebbe un volo da quelle parti solo per il piacere di cenare in sua compagnia. Dopo l'ennesimo viaggio a Cuba, novembre dello scorso anno, ho preferito chiudere questa storia, cercando di non far restare male nessuno, in quanto la nostalgia non è una buona compagna, ma da come scrivo si capisce che Cuba mi è rimasta nel cuore e vorrei che nel prossimo viaggio mi regalasse le stesse emozioni
By Pedro 68 dal forum di Cuba Pratica il 06.04.2005
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